Il Movimento 5 Stelle contro il Premier Conte per l’affidamento del nuovo Ponte di Genova ad Autostrade. Tensione con il Pd.
L’affidamento del nuovo Ponte di Genova ad Autostrade ha spaccato il governo. Come prevedibile. Il Movimento 5 Stelle, che dal giorno della tragedia del Ponte Morandi ha dichiarato guerra ai Benetton, accusa il premier Conte di essersi mosso tenendo i pentastellati all’oscuro della decisione concordata evidentemente con la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.
Esiste anche un secondo capo di accusa che pende sulla testa del premier: quello di aver lasciato in sospeso un dossier che i pentastellati volevano chiudere già ai tempi del primo governo Conte. E invece dal punto di vista pratico nulla è cambiato per quanto riguarda il tema delle concessioni ad Autostrade.
Ponte di Genova ad Autostrade. M5s contro Conte. Di Maio ricorda le promesse fatte ai familiari delle vittime del Ponte Morandi
Il premier Conte afferma che la questione sarà portata in Consiglio dei Ministri. Con ogni probabilità i ministri in quota M5s avrebbero preferito parlarne in Cdm prima che la ministra De Micheli affidasse il nuovo Ponte di Genova ad Aspi. Prima di prendere una decisione. Non dopo.
Luigi Di Maio, uno che sulla questione Autostrade ci ha messo la faccia e per una cosa del genere rischia di perderla, sulla propria pagina Facebook ha voluto ricordare le promesse fatte ai familiari delle vittime del Ponte Morandi. E ha ribadito come quelle promesse vadano mantenute.
Un dossier lasciato aperto troppo a lungo
Arrivati all’8 luglio, affidare la gestione del nuovo ponte di Genova ad Aspi per evitare di paralizzare i lavori era forse l’unica strada da seguire. Il problema è che la questione non è stata affrontata e chiusa nelle settimane e nei mesi precedenti. In principio il dossier Autostrade doveva essere chiuso entro metà giugno, poi il prima possibile, poi il silenzio, poi il nuovo ponte sul Polcevera, almeno temporaneamente, va ad Autostrade.
Tensione tra il MoVimento e il Pd, Zingaretti: “Vedo più trame che governo”
E la questione coinvolge anche il Partito democratico, con Nicola Zingaretti che torna a denunciare un immobilismo di governo. “Vedo più trame che governo“, tuona il Segretario del Partito democratico.
Ora l’ostacolo più grande: le concessioni ad Autostrade
Il governo è una polveriera pronta ad esplodere. La miccia è accesa e a questo punto, prima ancora del Mes, la partita risolutiva potrebbe essere proprio quella sulla concessioni ad Autostrade. Conte e la De Micheli assicurano che l’aver affidato il Ponte ad Aspi non interferisce in alcun modo nella questione legata alla revoca delle concessioni. Il Presidente del Consiglio definisce inaccettabili le condizioni di Autostrade, i Cinque Stelle intuiscono che c’è una trattativa con i Benetton e che la fine della storia è ancora tutta da scrivere. Nella speranza che sia una favola a lieto fine e non un horror.